Il mio modo di vedere la Grecia è poco obiettivo e inversamente proporzionale all’età che avanza. Non che io viaggiando metta i prosciutti sugli occhi
ma viaggiando per la Grecia non posso farne a meno di una cosa che normalmente non faccio...guardare senza vedere, vedere quello che voglio vedere io, quello che cerco.
ma viaggiando per la Grecia non posso farne a meno di una cosa che normalmente non faccio...guardare senza vedere, vedere quello che voglio vedere io, quello che cerco.
E non perché non ne abbia voglia né perché non mi interessi capire i luoghi che visito ma semplicemente perché la vivo come il posto dell’anima, come il luogo che con la sua semplicità ci spinge a pensare e a guardarci dentro, a sollevare lo sguardo verso il cielo e a osservare le stelle, ad ascoltare il silenzio, ad allenarci alla lentezza...
La Grecia dovrebbe essere il “luogo di nascita” di tutti noi, quello che ci ha insegnato che non esiste solo IO ma che esiste soprattutto NOI e che IO esiste solo in quanto parte di NOI. Che le regole devono esistere, che valgono per tutti e che l’unico modo per andare avanti è rispettarle senza se e senza ma. Che l’onestà è un valore e non si esaurisce con le parole ma viene portato avanti ripetutamente con i fatti diventando un modo di essere. Ecco, l’idea di tutto questo io la vedo in mezzo alle colonne di Olimpia, ai piedi della collina di fronte alla rocca di Acropoli...ci ho portato mia figlia sperando che anche lei possa sentirla o vederla scendendo fra gli ulivi verso il mare di Creta.
La Grecia è il punto di partenza ma potrebbe essere anche il punto d’arrivo. Proprio come nella splendida ultima scena del film “Mediterraneo”:
“Non ci hanno lasciato cambiare niente... e allora gli ho detto... avete fatto come volevate ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice.... così gli ho detto e son tornato qui...”
Moje vidjenje Grcke nije nimalo objektivno i obrnuto je proporcionalno u odnosu na godine koje nailaze. Nije da ja kada putujem putujem zatvorenih ociju ali kada putujem Grckom ne mogu a da ne odolim onome sto obicno ne radim – da gledam a da ne vidim, da vidim samo ono sto hocu da vidim, ono sto trazim...
Nije to zato sto ja necu da vidim ili jos gore sto me ne interesuje ono sto obilazim, razlog je u tome sto ja Grcku vidim kao mesto za dusu, mesto koje me svojom jednostavnoscu navodi da razmisljam i da gledam u sebe, da podignem glavu da bih videla zvezdano nebo, da slusam tisinu i da se naviknem da se u stvarima uziva samo kada se ne zurimo...
Grcka bi trebalo da bude “mesto rodjenja” svih nas. Mesto gde ne postoji samo JA nego postojimo MI, gde JA ima smisla samo ako je u sluzbi necega...i nema to nikakve veze ni sa kakvom ideologijom ! Mesto gde postoje pravila, gde ona vaze za sve i gde je postovanje tih pravila jedini moguci nacin za napredak. Gde je postenje vrednost ali ne samo na recima nego svakodnevno na delima, gde je postenje nacin zivota. Ideju svega toga ja vidim izmedju stubova Olimpije i u podnozju brdasca preko puta Akropola...nadam se da ce je i moja cerka videti ili osestiti silazeci strmim stazama kroz maslinjake prema moru.
Grcka je polazna tacka ali moze da bude i cilj putovanja. Bas kao u poslednjoj prelepoj sceni filma “Mediterraneo”:
“Nisu nam dozvolili nista da promenimo...i ja sam im onda rekao...uradili ste sve onako kao ste vi hteli ali necu vam dozvoliti nikada da me pretvorite u saucesnika...tako sam im rekao i vratio sam se ovde...”
Per 20 polpette (circa)
4 zucchine (600-650 g)
2 uova
4 cucchiai di pangrattato
8 cucchiai di farina
40 g di feta
2 cucchiaini di lievito in polvere per torte salate o pizze
Sale, pepe
L’olio extravergine d’oliva per friggere (si, lo uso sempre quando friggo)
Per il chutney al pomodoro
(per un vasetto da 250 ml)
2 grandi pomodori maturi
1 cipolla rossa (media)
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino di senape in polvere
1 cucchiaino di cumino
1 peperoncino piccante (piccolo)
sale
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di aceto di mele
Lavare e spuntare le zucchine e grattugiarle con una grattugia a fori piccoli. Strizzarle bene con le mani per eliminare l’acqua in eccesso. In una ciotola mescolare le zucchine con le uova, il pangrattato, la farina, la feta sbriciolata, il lievito e il pepe. Io andrei cauta con il sale visto che la feta è già salata parecchio. Impastare a mano o con la forchetta (ma le mani sono l’attrezzo insostituibile). Bisogna ottenere un impasto abbastanza morbido però malleabile.
Scaldare l’olio in un wok. Prendere l’impasto con le mani (l’equivalente di un cucchiaio ) e farlo scivolare nell’olio. Friggere un paio di minuti da un lato e dall’altro per ottenere le crochette di un bel colore dorato. Far asciugare su un foglio di carta da cucina o carta per fritti e servire caldo.
Qualche precisazione:
- Vivendo a Roma cerco di usare sempre le zucchine romanesche – il loro sapore è davvero buono e la consistenza compatta. Quando non ci sono le zucchine romanesche non faccio le polpette di zucchine e faccio altro. Il messaggio è seguente : usare le zucchine locali, di stagione senza voler servire le polpette di zucchine per il pranzo di Natale !! Ovviamente non sono tutte uguali ma come parametro uso la zucchina che pesa circa 180 g che poi diventano 150 (grammo più, grammo meno) e calcolo che con 2 zucchine di polpette ne escono 10.
- Non faccio parte di un fun club della feta però in queste polpette ci sta veramente bene...abbastanza asciutta e saporita quanto basta...certo, si può sostituire con un pecorino o parmigiano o con una buona caciotta ma il sapore cambierà ovviamente. La ricotta la escluderei in questo caso perché è troppo acquosa.
- L’olio che uso per friggere è sempre extravergine d’oliva. AMEN. Magari non uso un olio delicato del Garda o ligure e neanche l’olio appena spremuto che conservo per condire un insalata, un piatto di verdure al vapore o un pesce al cartoccio ma non discuto neanche sul fatto che di un extravergine debba trattarsi. E non venite a dirmi che il fritto è pesante o che “sa di olio”... il fritto fatto bene con un olio buono non “sa di fritto” ma deve essere fatto con tutte le regole di un fritto serio. Quindi, padella pesante, la quantità adeguata e la temperatura giusta...magari attenzione alla dimensione della padella dove si frigge : inutile usare un’enorme per 20 pezzi e sprecare il triplo dell’olio, no?
- L’ultima raccomandazione – questo impasto non può essere preparato in anticipo e deve essere “preparato e fritto” altrimenti si inumidisce. Eventualmente potete grattugiare le zucchine e strizzarle bene e lasciarle aspettare un paio di ore per aggiungere gli altri ingredienti dopo se proprio cambia molto nella scaletta del vostro lavoro.
Per preparare il chutney al pomodoro:
Lavare il pomodoro e farlo sbollentare per un minuto nell’acqua bollente. Tirarlo dall’acqua e spellarlo. Tagliarlo a metà e poi a quarti per poter eliminare i semi e tagliare ridurre la polpa a dadi. Sbucciare la cipolla ed affettarla sottilmente. Scaldare l’olio in una pentola pesante e farvi rosolare la cipolla. Aggiungere l’aglio schiacciato, il pomodoro, le spezie, il peperoncino, lo zucchero e il sale e mescolare bene. Mettere il coperchio e cuocere a fuoco medio per una mezz’oretta mescolando di tanto in tanto. Aggiungere l’aceto e proseguire la cottura per altri 10 minuti. Versare in un barattolino di vetro precedentemente sterilizzato (anche appena tolto dalla lavastoviglie va bene), chiudere e capovolgere.
Za manje vise 20 cuftica :
4 tikvice (600-650 gr)
2 jajeta
4 kasike prezli
8 kasika brasna
40 gr feta sira
2 kasicice praska za pecivo za slane torte
So, biber
Ulje za przenje (ja koristim uvek hladno cedjeno maslinovo ulje ali mozete da koristite i ulje koje obicno koristite za przenje)
Za chutney od paradajza
2 velika zrela paradajza
1 glavica crvenog luka (srednje velicine)
1 cen belog luka
1 kasicica senfa u prahu
1 kasicica kumina u prahu
1 mala ljuta papricica
So
2 kasike secera
1 kasika jabukovog sirceta
1 kasika maslinovog ulja
Oprati i ocistiti tikvice i nastrugati ih sitno. Iscediti rukama vodu iz njih. Staviti ih u ciniju sa jajima, prezlama, brasnom, praskom za pecivo i izdrobljnim sirom. Pobiberite po ukusu i jako malo posolite jer je sir vec slan. Umesiti rukama ili viljuskom (u ovakvim slucajevima ruke nezamenljive !). Masa koja se dobije je mekana ali njome ovlazenim rukama moze da se manipulise.
Zagrejati ulje za przenje i kada je doslo do odgovarajuce temperature rukama uzimati masu od tikvica (kolicinu supene kasike) i pazljivo je spustati u ulje. Prziti par minuta na svakoj strani ili dok cuftice ne porumene. Osusiti na kuhinjskom papiru i sluziti odmah dok su jos tople.
Par napomena :
- Ja koristim tikvice koje se gaje u okolini Rima koje imaju zaista divan ukus i konzistenciju - ostanu kompaktne ali isto tako znam da se one prodaju samo ovde. Poruka je sledeca: koristite tikvice kada im je sezona i koristite lokalne tikvice, “domace”...ako i kada ih nema pravite nesto drugo a tikvice koristite kada im dodje vreme ! Znaci, nije strasno ako na Bozicnoj trpezi nema tikvica...za Bozic ili za Svetog Nikolu koristimo zimsko povrce...mera mi je manje vise tikvica neke srednje velicine teska oko 180 gr koja ociscena dodje na 150 gr. racunajuci da od 2 tikvice izadje 10 cuftica.
- Nisam uclanjena u klub obazavaoca feta sira ali priznajem da ovde dobro ide – dovoljno je slan i ima tacno odredjeni ukus. Kao alternativa moze da se koristi i neki dobar Sjenicki sir ili dobar parmezan ili ovciji kackavalj dok bih preskocila rikotu ili sremski sir koji su po mom misljenju dosta vlazni da ne kazem i vodeni...
- Priznajem da retko przim ali kada przim koristim hladno cedjeno maslinovo ulje...to je navika koju sam stekla ziveci u Italiji. Naravno da ne koristim ulje koje kosta 20 eura litar, obicno ga cuvam za salatu ili njime zacinim neku finu ribu pecenu u rerni ili na gradelama (kada sam kod moje zaove na jugu Itailje) ili neko fino meso na zaru ali neko solidno hladno cedjeno da. Znam da kod nas (mislim na moju otadzbinu) dobro maslinovo ulje nije bas jeftino, stavise, nemoguce ga je koristiti i za przenje ali bilo koje ulje da se koristi bitno je da je przenje odradjeno bez greske a to znaci : tezak tiganj, odgovarajuca kolicina ulja i odgovarajuca temperatura ulja. Isto tako nije neophodno za 20 komada koristiti ogroman tiganj i 3 puta vise ulja...
- I za kraj, ova masa ne moze da se spremi unapred i da se ostavi da ceka “bolja vremena” jer ce tikvice opet pustiti vodu i sve ce se “razblatiti”... ovo mora da se spremi i da se przi odmah. Eventualno mozete da narendate tikvice i da ih ocedite rukama pa onda tako ocedjene da ih stavite u ciniju sa ostalim sastojcima i da NE UMESITE odmah nego u poslednjem trenutku ako vam to pomaze u satnici.
Chutney od paradajza:
Oprati paradajz i izblansirati ga u kipucoj vodi ne vise od minuta. Oljustiti ga, raseci na pola i onda na cetvrtine i izvaditi mu semenke. Iseci ga na kockice. Oljustiti luk i iseckati ga na tanka rebarca. Zagrejati ulje i kratko proprziti luk, dodati izgnjeceni cen belog luka, paradajz, zacine, ljutu papricicu, so, i secer i promesati. Sacekati da prokljuca i poklopiti. Kuvati pola sata na srednjoj vatri mesajuci s vremena na vreme. Dodati sirce i kuvati jos 10 minuta. Sipati u prethodno sterilisanu teglicu (sasvim je dovoljno samo sto je izasla iz masine za pranje sudova), zatvoriti i okrenuti na poklopac. Ostaviti tako da se ohladi.